Marche Republicaine finita adesso si ricomincia
Marche Republicaine
Finisce la domenica delle Marche Republicaine di Parigi e ricomincia la vita in Francia come in Europa, dopo i venti morti, dovuti all’assalto dei fondamentalisti islamici, morti che si assommano ai duemila morti della Nigeria, dove pare siano stati utilizzati anche dei bambini come detonatori per colpire la gente inerme.
La Francia, l’Europa, l’Occidente hanno reagito con una marcia storica, la marche republicaine, e dopo la marcia prenderà le sue misure, ma i problemi sono e rimangono tanti, a partire dall’accordo di Schengen, che viene messo in discussione, perché faciliterebbe i movimenti dei terroristi nell’aera Schengen europea, e altro ancora …
Tanti hanno notato tante stranezze nei fatti che sono avvenuti e che sono stati raccontati, una stranezza sulla quale non ci si è soffermati secondo me abbastanza è stata quella della rivendicazione diretta dello Al Qaeda yemenita che sarebbe avvenuta dalla viva voce di uno dei terroristi.
Lo ritengo una stranezza seguendo il filo delle notizie che ci arrivano dai media, secondo le quali la moglie di uno dei due terroristi sarebbe al sicuro nel sedicente califfato dell’Isis, che questi stessi terroristi legati all’Isis attribuiscano la responsabilità ad Al Qaida yemenita che non riconosce il califfato dell’Isis è davvero strano.
Può essere il classico depistaggio, una notizia falsa o il desiderio di mettere in difficoltà Al Qaida yemenita da parte dell’Isis indirizzandogli contro una ritorsione militare occidentale che potrebbe eliminarlo o che Al Qaida e Isis abbiano vinto le loro reciproche diffidenze e adesso siano alleati o che addirittura la strage francese sia stata un gesto dimostrativo di uno nei confronti dell’altro per ottenere una supremazia morale nella Jihad.
Sempre dai media la notizia, attribuita ai Servizi Americani, del Vaticano che sarebbe il prossimo obbiettivo dei fondamendalisti islamici, notizia questa volta coerente con il quadro delle notizie sulla vicenda, perché Papa Francesco si è affrettato a ricevere gli Imam francesi in Vaticano, continuando e rafforzando un dialogo tra Cristianesimo e Islam in un momento così critico nonostante le critiche che per questo riceve da più parti.
Paradossalmente i Salvini e la LePen sono d’accordo con i fondamentalisti, non vogliono dialogo, vogliono la Jihad e il dialogo tra le religioni va in direzione opposta a questa guerra santa.
Che dialogo non significhi emarginare la cultura cristiana, rinnegare le radici cristiane, emarginarla da quello che è stato ed è il suo ruolo fondativo della stessa cultura occidentale è un conto, un altro è fare di tutta un’erba un fascio e identificare l’Isis con l’Islam, che è quello che vorrebbe fare non solo l’Isis ma anche gli islamofobi …
Tra i partecipanti alla ristretta Marche Republicaine il presidente francesce emerito Sarkozy, chissà se marciando in silenzio con gli altri leader ha riflettuto su quella che fu la sua politica estera nel Mediteranneo …
Nel 2011 infatti fu il suo governo ad appoggiare in prima linea la cosiddetta primavera araba, costringendo il riluttante governo italiano a partecipare alle operazioni militari volte alla destabilizzazione del governo libico di Gheddafi con il quale aveva stipulato un patto di reciproco sostegno che non fu rispettato. Sono fatti ormai lontani, è vero, ma c’è ancora oggi chi accusa la Turchia, un paese della Nato, di connivenza con l’Isis e comunque sia un ‘mea culpa’ dei francesi e dell’occidente sulla primavera araba, non c’è ancora stato.
La prima misura che dovrebbe prendere l’occidente è togliere qualsiasi sospetto di connivenza con questo mondo fondamentalista, prima che l’ideologia dell’Isis contagi davvero tutto l’Islam e radicalizzi tutto l’occidente, purtroppo la ‘guerra santa’, quella più blasfema perché usa il nome di Dio per uccidere l’Uomo, è un pericolo davvero grave, è il vero pericolo, di questo nuovo millennio in cui da poco siamo entrati.
Claudio Pace Terni 11 Gennaio 2015 si marche republicaine