Orrori Isis Share, Sharia e disinformazione
Orrori Isis
Circolano in rete dei siti web di giornalismo, dove alle volte le notizie sono dette a metà, in modo accattivante, con foto che da sole invitano a cliccare, perché quello è il loro scopo, che vi si clicchi sopra, perché cliccando aumenta il loro guadagno.
Gli argomenti sono i più disparati, dall’episodio del fedifrago, all’animale che fa qualcosa di strano, dal meteo … agli ultimi orrori Isis che sono stati diffusi in rete o nei siti internazionali da fonti non sempre attendibili, perché di persone che stazionano in quei luoghi (come gli inviati di guerra per esempio) ce ne sono sempre di meno.
La disinformazione sugli orrori Isis è il fatto stesso che questi siano diventata merce, news che fanno share che danno clic al sito e quindi pubblicità, senza che si cerchi di capire bene come stanno le cose, alla fine alimentando un certo luogocomunismo fatto da affermazioni assai discutibili, con equazioni improbabili come quella che leggo oggi su un sito tra i più seri ed informati come “Il Giornale”, che nega ad ogni costo l’esistenza di un Islam moderato perché il Corano stesso è in sé un libro violento generatore di violenza …
Affermazione che contesto da credente cattolico perché con gli stessi medesimi ragionamenti che usa Magdi Cristian Allam anche nel suo ultimo articolo posso dimostrare che la Bibbia è un libro pericolosissimo dove Dio stesso ordina di sterminare tutto il popolo nemico perfino gli animali.
Lasciando da parte che il Dio del VT è lo stesso Dio del NT salvo pensieri eretici e la progressività delle rivelazione fino al compimento in Cristo Gesù che insegna ad amare i nemici, anche nel NT ci sono passi che possono essere interpretati in modo ‘violento’.
Per esempio alcuni brani della lettera di Giuda vengono usati da alcune correnti religiose radical-cristiane per giustificare il motivo per cui proibiscono agli amici e perfino ai familiari di parlare, se non lo strettissimo necessario, con un loro congiunto o amico se questi ha ‘apostatato’ la loro congregazione mettendolo in uno stato di soggezione psicologica non indifferente: “Lo dice la Bibbia e noi lo facciamo, … per il suo bene perché ritorni e non si perda”.
Dunque non è il libro sacro in sé violento, anche se il Corano e la fede musulmana hanno, per diverse ragioni, un rischio maggiore di cadere in questa interpretazione violenta che denuncia Allam, e che prima di lui con molto equilibrio e lungimiranza ha evidenziato Papa Benedetto a Ratsibona, … ma il problema non è solo nell’interpretazione del Corano.
O meglio è anche nell’interpretazione e nella stratificazione storica in diverse correnti di pensiero della sua interpretazione, più o meno laiche o più o meno fondamentaliste.
Molta gente ancora non sa nemmeno che sunniti e sciiti, sono due religioni e anche due popoli completamente diversi che in Iraq hanno vissuto pacificamente solo quando tenuti sotto il pugno di ferro di Saddam e che è più facile la convivenza tra cristiani e sunniti, tra sciiti e cristiani che tra sunniti e sciiti stessi. D’altra parte non è stato così anche con il cristianesimo? Cattolici, anglicani, luterani, copti, caldei, ortodossi, russo-ortodossi, … al Santo Sepolcro si contano tredici confessioni cristiane diverse, in Israele diciassette e magari vanno più d’accordo con gli ebrei e i musulmani che li ospitano che tra di loro, come dimostrano alcuni litigi nei luoghi sacri che durano da millenni e che solo da poco sembrano essersi un po’ mitigati.
Quando si mostrano gli orrori Isis, la gente occidentale capisce che comunque essi si muovono nell’ambito di interpretazioni della Sharia?
Interpretazioni che magari a noi fanno ridere o inorridire, ma magari per gli Wahabiti a differenza del Gran Mufti di Egitto, il fuoco può essere usato in eccezione al divieto coranico dell’uso del fuoco, per condannare un musulmano come il pilota giordano accusato di aver ucciso con le sue bombe i suoi fratelli musulmani.
Se non approfondiamo, se non comprendiamo bene le cose, se dagli orrori Isis qualcuno cerca solo share, si rischia di continuare a fare errori su errori, come le guerre interposte, come armare i cosiddetti ribelli in Siria e in Libia per favorire una inesistente primavera araba che ha generato un genocidio di cristiani ma non solo di cristiani.
Capire gli orrori Isis, non significa accettarli ovviamente, non significa ‘non combatterli’, ma significa capire il perché le popolazioni sunnite del Nord Iraq possono sentirsi protette dall’Isis, pur avendo per millenni vissuto e convissuto laicamente con altri.
Alla fine possono aver trovato nell’Isis quella ‘protezione’ che da Saddam in poi non hanno più avuto, mentre gli ideologi degli orrori isis pare non si accontentino solo di avere uno stato islamico franco, simile a quello che ha Israele proprio nel medio Oriente, mirano a Costantinopoli ( da coinvolgere ideologicamente) e Roma (da colpire militarmente), e di fare di tutti i popoli arabi un grande califfato dove si viva la legge coranica nella stessa interpretazione, violenta, che danno loro.
Abbiamo già dimenticato gli orrori di Abu Ghraib? Un orrore che i media occidentali hanno già dimenticato ma loro no, come fanno capire dalle casacche arancioni con cui vengono vestite le vittime degli orrori Isis.
Ecco perché tra le notizie che trapelano da quelle zone, quella dell’appello del presidente (curdo) dell’Iraq alle popolazioni sunnite che vivono sotto l’Isis di collaborare con l’ultima offensiva del suo esercito per controllare Tikrit, la città natale di Saddam Hussein, in cambio del perdono!
Gli orrori Isis inorridiscono noi occidentali non loro, tra l’altro abituati ad altri orrori ricevuti da altri.
Dulcis in fundo, la notizia, quasi sicuramente falsa, sembra presa dalle novelle del Decameron (vedi novella IV,9 del cuore dell’amante fatto mangiare alla moglie inconsapevole dal marito tradito), della madre che mangia il corpo del figlio di cui aveva chiesto notizie.
Anche agli orrori Isis c’è un limite e il limite è la loro coranicità, cucinare la carne umana e darla in pasto ai parenti dei nemici, posso sbagliarmi, ma credo sia più fantasia che realtà.
Claudio Pace Blogger Terni 2.3.2015 su Orrori Isis
Anch’io sono una credente cattolica ed ho una formazione decennale in Islam anche presso università. Apprezzo il tuo tentativo di “pacificazione”, ma ci sono troppe note stridenti nel tuo articolo.Mi stupisco pertanto che come Cristiano cattolico tu non le rilevi, dimostrando di essere vittima di quel relativismo e pressapochismo che ti sforzi di contrastare. Innanzi tutto il paragone “Bibbia” e Corano come fossero percepiti in modo parallelo da cristiani e musulmani. Il Corano è per i musulmani “disceso da Allah” e quindi è parola diretta di Allah pertanto va applicato e non contestualizzato storicamente.
Ti assicuro che docenti in Europa e Italia che si presentano come leader di correnti “moderate” negano che sia interpretabile storicamente. Da secoli continua il dibattito se il Corano sia creato o increato, non per nulla, ma perché se è increato allora abbiamo ” due” ( Allah e il Corano) se è creato non è più divino. La rivelazione coranica corrisponde nella percezione dei musulmani a quello che Gesù Cristo è per i cristiani. Il parallelo non è con la ” Bibbia”. Oltretutto ti faccio presente che la Bibbia per i cristiani non è “dettata” da Dio ma ispirata e che il cristianesimo si basa sul Vangelo, testimonianza della vita di Gesù il quale ci ha portato l’ Amore diversificandosi dalla ” legge”. ( “Vi è stato detto….MA io vi dico…)
Citi chi applica in modo letterale frasi ” bibliche” e certamente nei secoli questo è stato fatto ma già dai Padri della Chiesa abbiamo insegnamenti di altro tipo e nei secoli è stato possibile affinare sempre più anche la Chiesa inteso come autorità e popolo al messaggio autentico evangelico. Tantissimi santi che hanno applicato il Vangelo in modo radicale ci hanno aiutato e ci aiutano in questa direzione
Molto diversa la realtà islamica. Intanto esiste come principio base nel Corano la legge dell’ abrogante e dell’ abrogato, per cui i versetti vengono abrogati se antecedenti. Poi non esiste solo il Corano ma tutto viene riferito anche a come il Profeta aveva stabilito questioni e risolto problemi sociali e morali. Ci sono quattro raccolte di hadith ritenute autentiche e base della Sharia tra cui moltissimi hadith con isnad forte ovvero tramandati da testimoni vissuti con il Profeta e ritenuti dunque inossidabili.Esiste anche la Sira biografia del Profeta. Moltissimi per noi sono agghiaccianti. Per esempio quello conosciutissimo del ” chi cambia religione uccidilo” applicato ovunque anche informalmente dove leggi laiche garantiscono diritto professare liberamente la religione.
Ci sarebbe molto altro da dire, sulla presunta pace dell’islam fin dalla nascita. Intanto esistono libri storici musulmani dell’ epoca ( Al-Tabari) che ne raccontano l’ espansione violenta e ricordiamo il saccheggio di Roma e la conquista della Sicilia. Il primo successore del Profeta ha eliminato in un bagno di sangue le comunità che non pagavano la zakat ( ti risulta anche di san Pietro? ) e dopo soli due anni è morto assassinato x mano del califfo successivo. Dei primi cinque Califfi chiamati ” ben guidati” quattro sono morti di morte violenta dovuta al successore. Ma di che stiamo parlando????
Concludo con una considerazione. Esistono tanti convertiti all’ Islam che dicono di tutto del cristianesimo, nessuno li minaccia anzi vengono applauditi spesso pure da cristiani. Nell’ Islam la critica è proibita. Una persona come Magdi Cristiano Allam dovrebbe essere rispettato a prescindere, non continuamente additato come “estremista” da sedicenti profeti della pace. Perché ha il coraggio di esporsi e lo fa per tanti che subiscono continue violazioni da parte dell’Islam anche in paesi cosiddetti laici come la Turchia. In Marocco il proselitismo cristiano è punito con sei mesi di prigione ed espulsione dal paese. Purtroppo noi preferiamo negare, diventando conniventi con tutti quei musulmani “moderati” che negano l’oppressione della propria religione sui non musulmani. Se fossero leali e veritieri ci sarebbe pieno di organizzazioni musulmane volte ad aiutare i perseguitati del “falso islam” ( quello comune, non Isis). Invece no. E a noi le voci forti infastidiscono, perché in fondo abbiamo paura se fosse vero ciò che dicono ( e lo è basta interpellare minoranze di qualsiasi paese musulmano ).
Vorrei precisare che ho avuto il piacere di conoscere personalmente Magdi Allam, e che non ho nulla contro la persona e condivido molte delle sue denunce. Di lui non condivido la sua ‘rinuncia al battesimo’ o cosa simile che ho letto sulla stampa ma non ho ben capito se non è stata solo una provocazione (come spero), conseguente alle posizioni di Papa Francesco di dialogo verso l’Islam. Questo non lo posso accettare, io non rinnegherei mai il mio battesimo nemmeno se ci fosse l’Anticristo sul soglio petrino, la fede è a prescindere dal papa, i vescovi, i sacerdoti etc. che ne conservano il messaggio ma che sono uomini e possono peccare come tutti gli altri. Poi nel mio non faccio paragoni tra Bibbia e Corano, su quello che pensano i cristiani sulla Bibbia e quello che pensano gli ebrei o i cristiani, dico solo che specie nel VT, che noi cristiani e cattolici accettiamo come Parola di Dio Ispirata ci sono espressioni che possono essere strumentalizzate come i fondomentalisti islamici fanno con il Corano tutto qui. Ricordo infine che Sant’Antonio che cercava il martirio come i protomartiri francescani in Africa, fu ospitato da una famiglia musulmana e ammalato fu curato da un medico ebreo …
Grazie per aver lasciato i commenti. Da questo si comprende che sei aperto ad altre opinioni e dunque ricerchi la verità. Nei siti pro islam vengono regolarmente bloccati anche se espressi correttamente. Anche io conosco e lavoro con persone musulmane gentili e accoglienti. Infatti va distinta la critica ad una religione/ideologia dalle persone. Basiamoci allora sull’ umanità comune. Sullo strumentalizzare possiamo farlo con ogni cosa, ma un conto è strumentalizzare la Bibbia andando contro l’ insegnamento di Cristo, un conto utilizzare frasi coraniche che hanno riscontro coerente negli hadith del Profeta e nella Sharia. Un cordiale saluto, Sofia