Outokumpu taglia 3500 posti, mille in più dei 2500 previsti
Dopo la notizia, che lo stato finlandese non vuole dare più soldi alla Outokumpu, Outokumpu taglia … , o meglio Outokumpu annuncia un ulteriore taglio dei posti di lavoro di altre mille unità in Finlandia e in Germania oltre ai 2500 già previsti prima. L’annuncio finnico comprende la chiusura anticipata di un anno dell’acciaieria di Bochum.
Sindacati ovviamente sulle barricate e situazione, quella della siderurgia europea che si incarbuglia sempre di più.
Una osservazione che può sembrare banale, è che questo annuncio è arrivato dopo la vittoria della Merkel in Germania, una vittoria non assoluta, ma pur sempre una vittoria che permetterà alla Germania di affrontare i nodi di questa crisi siderurgica con un governo stabile e forte, che se ha dei problemi interni e degli scheletri sull’armadio è ben in grado di risolverli internamente e di nasconderli molto bene. Una coincidenza questo annuncio di disimpegno del fondo pubblico finlandese Solidium? Solidium è infatti, una specie di Iri o di cassa e depositi e prestiti finnica che detiene circa il 22% della Inoxum e giustamente deve rendere conto dei soldi che ha investito in un contesto profondamente cambiato dopo la decisione dell’Antitrust europea di stoppare il famoso piano Terni-Tornio.
L’articolo sopra citato, riporta subito la reazione, non buona dei sindacati tedeschi ad un annuncio cosi forte:
Il leader sindacale regionale, Knut Giesler ha dichiarato che la chiusura anticipata dello stabilimento di Bochum sarebbe inaccettabile. “Quello che Outokumpu sta progettando è a dir poco una provocazione vera e propria,” ha detto. “Noi certamente non staremo a guardare senza fare niente.”
La partita per i sindacati tedeschi infatti era quella di arrivare al 2016 nella speranza di ridiscutere i termini della chiusura, finché c’è vita, c’è speranza, ma ormai i giochi sono incominciati, aspettiamoci di tutto.
Claudio Pace Terni 01/10/2013 Blogger