Armonizzare l'atmosfera

Frate Placido Sartucci l’amore di Dio sopra ogni cosa

Frate Placido
Frate Placido

 

Frate Placido Sartucci un uomo come tanti, un uomo come nessuno.

Frate Placido Sartucci raccontato in un libro di Stefano Spanò ma più ancora nelle testimonianze delle persone che hanno conosciuto Frate Placido, che si sono confessate da Frate Placido, che in Frate Placido hanno avuto il privilegio di avere come guida spirituale una persona che ha servito con umiltà il Cristo nelle persone che ha incontrato nel suo Speco. Dalle testimonianze è emerso una Frate Placido davvero Francescano, ammalato della stessa malattia di Francesco di Assisi, che vale la pena ricordare cominciò la sua vita pubblica riparando la piccola cappella di San Damiano, preparando la casa per la persona che più lo amò e per le sue sorelle …

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RIFORMA PROVINCE E RISCHIO IDROGEOLOGICO NEL TERNANO

RIFORMA PROVINCE E RISCHIO IDROGEOLOGICO NEL TERNANO

Riforma provinciaRIFORMA PROVINCE? Non ci crede ormai più nessuno, quando si tocca quest’argomento per un verso per un altro la cosa non va a buon fine e molti scommettono che anche questa volta andrà a finire così, con il governo Letta che farà il suo disegno di legge che se non si perderà nei tortuosi percorsi dei due rami parlamentari, può sempre essere oggetto di qualche ricorso sulla sua costituzionalità e abolito da una corte che in Italia ha acquisito un potere legislativo di fatto superiore a quello dei referendum popolari.  A Terni però c’è un problema in più,  la competenza della provincia sul problema acqua, perché il territorio è un vasto e complesso bacino imbrifero, …

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Selva colorata ed un cammino

Selva colorata ed un cammino

Selva colorata e un cammino vedono i nostri occhi sorpresi.

Selva Colorata

Tu ed io,

in esso corriamo spediti verso una meta comune non del tutto conosciuta

che molto assomiglia alla selva colorata che stiamo attraversando.

Lasciamo alle nostre spalle i girasoli,

ormai stanchi di assorbire la luce solare,

e con passo spedito cerchiamo di raggiungere il sentiero lontano,

i cui lunghi alberi, che intravediamo in lontananza, 

ci fanno intuire esservi.

Non abbiamo ancora la certezza totale di seguire quello giusto,

ma il cammino c’è, pur in mezzo ad una linea di ombra e di scuro.
Ormai è silenzio tra noi,

le parole non servono più a descrivere quello che abbiamo provato e quello che immaginiamo di provare,

camminiamo senza arrenderci né all’euforia né allo scoraggiamento,

per non morire per strada senza aver raggiunto prima la meta,

il destino dove siamo chiamati ad arrivare, quel qualcosa di più di una  selva colorata,

che stiamo attraversando …

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SLOW RAIL Umbro Sabino da disagio a opportunità

SLOW RAIL Umbro Sabino da disagio a opportunità

SLOW RAIL
SLOW RAIL

SLOW RAIL Umbro Sabino, ovvero ferrovia lenta e purtroppo anche disagiata. Ne abbiamo parlato e ne riparlermo ancora per segnalare i disagi che vivono i pendolari permanenti e quelli occasionali come il sottoscritto che per andare a Roma o Assisi o a Perugia predilige il treno alla macchina. Ma la slow rail potrebbe essere una opportunità per il territorio ternano e umbro reatino se Trenitalia sollecitata da assessori regionali, sottosegretari e onorevoli, a cui farò avere la mia sullo Slow Rail, accogliesse la mia proposta. La mia proposta è molto semplice, e a basso costo, fare di Terni il terminale dell’attuale treno che dall’aeroporto di Fiumicino giunge ad Orte,

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Pista ciclabile di Via Vulcano poco ciclabile: proposta

PISTA CICLABILE POCO CICLABILE IN VIA VULCANO A TERNI: Modificarla in un uno spazio per i cani.

Pista ciclabile poco ciclata di via Vulcano a Terni
Via Vulcano a Terni Pista Ciclabile

PISTA CICLABILE nei quartieri Est della città?

Un sogno che qualcuno ebbe qualche anno fa,

e che cominciò a prospettare con un piano di realizzazione di piste ciclabili nel

comune di Terni ma che a distanza di diversi anni,

ha prodotto nella zona di Prisciano,  solo un topolino,

la pista ciclabile di via Vulcano che per come è situata però è davvero poco ciclabile.

E la ragione è molto evidente, e non è legata agli Oleandri che spesso non curati,

esondano la pista ciclabile stessa, ma al fatto che per entrarci dentro,

il presunto ciclista dovrebbe lasciare la via Vulcano,

che non è allargabile prima della pista perché costeggia il torrente Serra,

e poi fermarsi perché la pista non prosegue a causa di una proprietà privata ben recintata, 

e re-immettersi con molta attenzione nella via Vulcano stessa,

manovra da fare con molta cautela se non si vuole finire sotto qualche automezzo pesante

che spesso transita la zona per andare al Magazzino Merci dell’AST.

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