Paraboloidi Treccani Evento Romano 26 10 15 per il libro …
Paraboloidi Treccani
Ricevo una mail con un invito per lunedì 20 ottobre 2015 a Roma e con immenso piacere pubblico e do diffusione sul mio blog.
Si tratta di una importante puntata romana della presentazione del libro sui paraboloidi “PARABOLOIDI UN PATRIMONIO DIMENTICATO DELL’ARCHITETTURA MODERNA” di Marcello Modica e Francesca Santarella, nella prestigiosa sede dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana, che organizza l’evento precisamente presso la Sala Igea del Palazzo Mattei di Paniga ( Piazza della Enciclopedia Italiana 4 Roma) …
Ai saluti di Massimo Bray seguiranno prima dell’intervento degli autori quelli di Michela Montevcchi e di Giorgio Muratore moderati da Alberto Giorgio Cassani
Ora di inizio dell’incontro #SAVETHEDATE LUNEDÌ 26 OTTOBRE 2015, ORE 17.30
Le altre informazioni che si leggono nel volantino sono queste:
R.S.V.P. att.culturali@treccani.it – 06.68982233 Per informazioni
Organizzazione Attività Culturali Treccani – 06.68982233 – att.culturali@treccani.it
Ufficio Stampa e Relazioni Esterne Treccani – 06.68982347 – ufficiostampa@treccani.it
Claudio Pace Blogger Terni 11 Ottobre 2015 su Paraboloidi Treccani
Per saperne qualcosa di più sui paraboloidi qui sotto la playlist l’intervista concessami da Francesca Santarella in occasione di un analogo convegno tenutosi a Terni in cui si sono davvero visti i SORCI VERDI.
[youtube]https://www.youtube.com/playlist?list=PLK40E5JdJBZTwl5TBbzqPS0gQfOfU27jz[/youtube]
Il libro è stato presentato anche presso la sala medicea di Santa Maria degli Angeli ad Assisi lo scorso 13 giugno nell’ambito di un tema ecologico e spirituale “Parabole, Paraboloidi, Sovrabbondanza e …” che ha anticipato alcuni contenuti dell’importante enciclica di Papa Francesco Laudato Si’ che ad esempio al punto 113 recita:
Se l’architettura riflette lo spirito di un’epoca, le megastrutture e le case in serie esprimono lo spirito della tecnica globalizzata, in cui la permanente novità dei prodotti si unisce a una pesante noia. Non rassegniamoci a questo e non rinunciamo a farci domande sui fini e sul senso di ogni cosa. Diversamente, legittimeremo soltanto lo stato di fatto e avremo bisogno di più surrogati per sopportare il vuoto.