Patrimonio pubblico ternano una risorsa da non sprecare
Patrimonio pubblico ternano
L’immagine della Zuccona, mennona o sfinge che dir si voglia sfigurata non dal solito gruppo di anonimi vandali ma da un operaio incaricato dal comune di Terni che, pagato dal comune di Terni, ha fatto un lavoro a “regola d’arte” spaccando il manufatto e appiccicandoci sopra un rubinetto metallico, probabilmente voluto per evitare lo spreco dell’acqua, è emblematica per capire come funziona la macchina comunale ternana, come gestisce il patrimonio pubblico ternano, quali sono le sue competenze e come mai ogni qual volta l’amministrazione comunale fa una iniziativa, come il recente Open day di Papigno, subito emerge la preoccupazione che qualche altro pezzo di patrimonio pubblico ternano venga distrutto, e con esso la memoria, il presente e il futuro.
Chi è fedele nel poco lo è anche nel molto, e chi è incapace nel poco lo è anche nel molto e se è vero che sbagliare è umano, perseverare è diabolico come nel caso del Ponte Canale Cocchi, intervento esaltato dall’Assessore ternano Bucari come pietra miliare del turismo religioso, ma che a parte il fatto che di turisti che passano di la non è che se ne vedano tanti (al più qualche ciclista) il Ponte Canale Cocchi è stato un altro esempio di maltrattamento del patrimonio pubblico ternano per il modo come è stato sfigurato il prezioso manufatto ottocentesco.
E nonostante ciò l’assessore Bucari parla di ‘scarsa consapevolezza di essere una città importante’ ma si tratta di scarsa consapevolezza o scarsa capacità di gestire una città importante, a partire dalla gestione del patrimonio pubblico ternano?
[youtube]http://youtu.be/_8GUmNdYTQA[/youtube]Sono solo due episodi, due incidenti di percorso?
Il caso del liceo Artistico Metelli, dove in pieno anno scolastico e nonostante le proteste i ragazzi sono stati sloggiati dalla loro sede per finire dispersi nella diaspora delle scuole ternane, delle quali hanno potuto saggiare la qualità della loro manutenzione, il caso di Villa Palma, di Colle dell’Oro, dell’edificio delle Orsoline, del parco di Cardeto, dei loculi dei cimiteri venduti e non consegnati, del Teatro Verdi, dell’utilizzo improprio della Passeggiata per la festa del partito democratico finito su Striscia, etc.
E che dire delle omissioni?
Della strada, per esempio, che doveva collegare la portineria Prisciano dell’Ast alla grande viabilità, che all’epoca dei lavori dell’Anas sulla zona sarebbe costata molto poco, praticamente gratuita, e che invece per ragioni varie sulle quali è meglio stendere il classico velo pietoso, viene finanziata con i soldi della regione ( di noi contribuenti) e sarà una gran cosa se sarà davvero realizzata e non si impantanerà per anni come il sottopasso di via Breda che fu bloccato per un lungo tempo, con disagi infiniti per gli abitanti di Borgo Bovio, per le liti sorte tra comune e primo appaltante (a cui se non ricordo male un tribunale dette ragione per la serie ‘e io contribuente pago e pago due volte’).
E si potrebbe continuare così parlando della stazione di Terni, off limits per i disabili, quando sarebbe bastato collegare i binari con degli ascensori e prolungare l’attuale sottopasso a quello che sarà il nuovo parcheggio e che invece è diventato oggetto di un progetto megagalattico con tanto di concorso, vinti e vincitori e qualche dubbio sulla loro parentela con i giudicanti, ma che starà nel libro dei sogni chissà per quanto tempo o se sarà realizzato sarà magari un’altro caso stazione tiburtina con buona pace del mio amico Gianfranco Colasanti, che se vuole prendere il treno a Terni dovrà farsi aiutare da un po’ di persone … mentre i tassisti continueranno ad aspettare che qualcuno progetti una pensilina per alleviare i disagi loro e dei loro utenti.
Forse è meglio finire qui, questo excursus della gestione del patrimonio pubblico ternano che oggi si arricchisce del capitolo Biblioteca Comunale, anche essa perde pezzi, mentre aspettiamo le prossime mosse dell’Assessore Bucari sperando proprio, che per il bene del patrimonio pubblico ternano città stia sereno e non le compia proprio …
Claudio Pace Terni 7 Febbraio 2015 su Patrimonio Pubblico Ternano
Clicca QUI per scaricare il curriculum vitae dell’assessore Bucari probabilmente pubblicato sul sito ufficiale del comune di Terni in ottemperanza alla legge sulla trasparenza (legge che è ancora in vigore!) e unico elemento trovato con una ricerca google … Da esso non si evince il tipo di studi che l’Assessore ha fatto, si sa solo che ha conseguito un diploma di scuola media superiore e che ha già fatto l’assessore nella precedente giunta e che lavora per Umbria Mobilità. Con ciò non metto in dubbio la sua legittimità a ricoprire una carica politica, ha avuto il massimo delle preferenze nella sua lista (PD) che ha vinto le scorse elezioni, ma qualche dubbio sulla sua competenza specifica e sull’efficacia dei suoi interventi legittimamente me lo pongo.
A seguire l’intervento di Bucari sulla passerella Telfer …
[youtube]http://youtu.be/1lcCRdp9B8U[/youtube]
L’assessore Bucari parla di smontaggio della passerella ma il giornalista gli fa dire chiaramente che l’abbatte.
Subito dopo l’Assessore riprende ad usare la parola smontaggio … ma trattasi di abbattimento, se non hanno cambiato il progetto che ho visionato tempo fa come consigliere di circoscrizione (e credo proprio di no) intendono tagliare in più parti la passerella mandando tutto a rottame in perfetto zuccona sytle facendo fare alla storica passerella telfer la stessa fine dei preziosi macchinari dell’Alterocca altro che smontaggio … altro che oculata gestione del patrimonio pubblico ternano.