Scegliere Francesco, vado da Francesco …
E’ accaduto sabato scorso 15 Marzo , lo stesso giorno del convegno sull’energia pulita e sicura, nonostante la stanchezza di una mattina intensa di studio e di discussione, su temi scientifici che riguardano l’energia ma anche l’etica perché Progettare Energia Pulita e Sicura significa difendere il creato, ed un incontro insieme ad alcuni amici il sabato pomeriggio, leggendo il Vangelo e approfondendo alcuni temi di spiritualità cristiana, ho sentito l’impulso, forse la mozione di recarmi ad Assisi per ascoltare anch’io, la presentazione del libro di frate Enzo Fortunato, Vado da Francesco, gli interventi del Cardinale di Perugia, del custode del sacro convento, di una scrittrice famosa e di una coppia unita dal male che rende lei immobile e lui supermobile, pieno di zelo e di amore per una creatura che Dio gli ha messo accanto come un tesoro prezioso nonostante una croce ed un calvario che dura da anni … Molte delle parole dette mi sono rimaste ancora nella memoria, forse perché sono state dette con il cuore e non per ostentare cultura, perché davanti a Francesco che ai suoi frati non permetteva nemmeno il possesso dei libri, l’ostentazione della cultura stona, l’amore no.
E’ così mons. Bassetti, che nel sacro convento sembrava di casa, si mette a giocare con il pubblico descrivendo le figure del libro e chiedendo di indovinare chi fossero, fino a quando si emoziona ricordando la figura di Madre Teresa, che quando venne ad Assisi era vestita troppo leggera per il freddo umbro e venne avvolta da una coperta dall’amore dei frati mentre essa era invitata a pranzo con loro.
Il Cardinale ricorda di una risposta di Madre Tersa ad una domanda, forse un po’ clericale, su chi fossero i veri poveri oggi, Madre Teresa rispose: “tutti, perché tutti siamo destinati a morire”. Risposta perfettamente in linea con l’insegnamento di papa Francesco che afferma: “Dietro un corteo funebre non ho mai visto un camion da trasloco”.
Nel discorso di padre Gambetti, invece il racconto della conversione dei ladroni di Monte Casale ( cap 26. dei fioretti di San Francesco) come prodotto dell’incontro con Francesco e con il suo modo originale di affrontare le cose e il racconto del suo personale incontro con Francesco che è stato come un sì a Cristo che gli ha chiesto di più della vocazione, di per se stupenda alla formazione di una famiglia …
L’intervento della Susanna Tamaro infine ha scavato e ha fatto scavare il pubblico nei suoi ricordi di infanzia, di una cartolina che aveva portato con se da Assisi, dove era scritto Umbria, il posto che adesso ha scelto per vivere, e dei suoi venire ad Assisi da giovane, attirata da qualcosa, quel Francesco appunto protagonista non solo del libro ma della vita di Padre Enzo, tanto che il suo editore avrebbe voluto come titolo ‘ho scelto Francesco’.
Credo che ognuno di noi che ascoltava ha pensato tra se al suo incontro con Francesco, io stesso ho pensato al mio primo viaggio dalla Sicilia con un gruppo di amici al ritorno da Taizè, avevo solo quindici anni.
Ma è un incontro continuo, prima di arrivare alla sede del convegno non ho resistito a fare un saluto, anche se veloce, alla tomba di Chiara prima e di Francesco dopo, per me non sono solo santi ma familiari quasi, e a Francesco ho raccomandato tanto i fatti di Crimea, che il Signore non permetta un’altra inutile guerra.
Ho pensato anche a Santa Angela da Foligno, una carismatica ante litteram, che proprio alla tomba di Francesco scoprì la sua vocazione autentica e … trinitaria. Tanta gente passa da quella tomba e da quella Basilica, magari solo per ammirare i dipinti del Giotto o le bellezze degli archi e l’atmosfera suggestiva, solo dopo molti si accorgono di essere stati da Francesco, da colui che tanto imitò perfettamente il Cristo da avere impresse nel suo corpo le sue medesime piaghe.
Claudio Pace blogger Terni 21 Marzo 2014 su Scegliere Francesco, vado da Francesco
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