Solitudine esistenziale … in quei giorni di caldo e freddo
Solitudine esistenziale
Solitudine
in quei giorni di caldo e freddo,
di neve e sole,
di scirocco e di maestrale.
Solitudine,
come un deserto pieno di dune di sabbia,
come essere nel mezzo di un mare, lontano da costa,
con un cielo privo di stelle.
Solitudine,
sentirsi abbandonati da tutto e da tutti
chiedendosi perché quel Dio che ha folgorato il tuo cuore
si diverte a stare tanto lontano.
Solitudine,
butto sul camino dei rami di licino,
e accendo un fuoco
e spengo ogni luce nella stanza, aspettando.
Solitudine,
come il risveglio in un sogno
vorrei che fossi tu a bussare
sulla porta della taverna.
Solitudine ,
mi accorgo però di non essere più solo
la solitudine stessa mi fa compagnia
mi sento precipitare in un paradosso.
Solitudine,
come il risveglio in un sogno
vorrei che fossi tu a bussare
sulla porta della taverna.
Solitudine,
butto sul camino dei rami di licino,
e accendo un fuoco
e spengo ogni luce nella stanza e aspetto.
Solitudine,
sentirsi abbandonati da tutto e da tutti
chiedendosi perché quel Dio che ha folgorato il tuo cuore
si diverte a stare tanto lontano.
Solitudine,
in quei giorni di caldo e freddo,
di neve e sole,
di scirocco e di maestrale.
E fu attesa di resurrezione totale
e fu vita
e fu morte e fu sonno
il respiro venne meno
e il vento cessò di soffiare.
E il vento cessò di soffiare,
il respiro venne meno
e fu sonno e fu morte,
e fu vita
e fu attesa di resurrezione totale.
Claudio Pace Terni 13 Gennaio 2015 su solitudine esistenziale