ICCF19 Secondo giorno con il pendolo di Foucault …
ICCF19 Secondo giorno
Oltre ad un nutrito e ben organizzato gruppo di hostess, che si occupano veramente di tutto, anche di richiamare con infinita gentilezza gli ospiti in sala dopo le pause, chi accoglie gli ospiti, fin dal primo giorno nel palazzo della ragione è un pendolo di Foucalt posto sulla sinistra appena dopo l’ingresso e che simboleggia bene lo scopo non tanto del convegno, ma della ricerca Lenr di cui il convegno si occupa, quello di capire come stanno bene le cose nell’universo che ci circonda (infinitamente grande come infinitamente piccolo che sia) come ha fatto l’uomo che dopo tantissimo tempo dalla sua comparsa sulla terra ha capito di essere in moto in un universo infinitamente più grande di lui ma che per quanto infinito sia può provare a comprendere qualcosa.
[youtube]https://youtu.be/G_QZZxSPAoE[/youtube]
Comprensione che può toccare il cuore, come fu quella di Francesco di Assisi che scrisse il famoso cantico delle creature elencando anche tutte le fonti primarie dell’energia (Padova è anche la città del Santo) , ma anche la mente come sosteneva Galileo:
« La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l’universo), ma non si può intendere se prima non s’impara a intender la lingua, e conoscer i caratteri, ne’ quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi, ed altre figure geometriche, senza i quali mezzi è impossibile a intenderne umanamente parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro laberinto. » Il Saggiatore, Cap. VI
Ma entrando nel merito dei contenuti del congresso scientifico, il programma ( ICCF19 secondo Giorno) che prevedeva ben 12 relazioni, con argomenti molto diversi e la cui documentazione sarà disponibile nel sito ufficiale del convegno, è stato rispettato anche se con qualche slittamento di orario, per esempio nel caso della relazione di Ubaldo Mastromatteo che invece di chiudere la mattinata ha aperto il pomeriggio, ma con la sala sempre piena di persone tutte interessate a non perdere nulla delle parole e delle slide.
Le relazioni hanno sviscerato tutti i problemi possibili e immaginabili su questa materia ancora di ricerca, qualcuno l’ha definita ‘oscura’, e in cui si è visto anche un differente approccio tra chi è interessato a capire bene come funzionano le cose e chi invece vorrebbe intensificare gli sforzi per far si che da queste ricerche si possa passare il più presto possibile ad applicazioni pratiche lasciando ai posteri una sistematizzazione teorica ben fatta …
Il convegno conclude idealmente un ciclo di convegni iniziati a Terni il 12 Ottobre al CLT in cui si parlò di un passaggio, non ancora avvenuto, ma che potrebbe avvenire molto presto, quello di ottenere energia dal metallo, che come è noto, vedi il caso dell’acciaio, per essere prodotto richiede molta energia. Un’ energia che deve essere prodotta seguendo un’ etica, che richiede un confronto sui principi di condivisione delle risorse e di rispetto dell’ambiente che non possono più essere messi da parte privilegiando solo il principio del massimo guadagno di pochi.
Energia che non può nemmeno essere condizionata dal cosiddetto complesso del Nimby (Not In My Back Yard “Non nel mio cortile”) privilegiando di fatto le produzioni tradizionali come quella fossile, che inquina ovunque ma non nel mio giardino, e ostacolandone altre, per esempio quella geotermica, che è una forma di energia pulita se fatta, come oggi avviene, secondo rigorosi principi tecnici ed etici.
Questa volta però la sede , dove terremo questo confronto fede scienza è Assisi, ed il motivo c’è, …
Il ponte delle torri di Spoleto è purtroppo famoso per essere stato scelto da tante persone, anche giovani, come luogo per togliersi la vita e ogni volta che ciò accade la notizia colpisce e lascia esterrefatti ma non stupiti. La morte è sempre una cosa triste di cui non si vuole parlare tanto anche se le news dei grandi e dei piccoli media parlano più di morti che di altro.
Mi capita ogni tanto di fare un salto a Spoleto, e quando ne ho l’occasione, mi piace girare per la bellissima città, adesso ancora più celebre grazie alla fiction Rai su Don Matteo. E’ una città a cui sono molto affezionato fin dai tempi in cui era Vescovo Mons. Alberti, un grande vescovo che mi ha onorato della sua amicizia e che recentemente scomparso nella sua isola natia, la Sardegna, ha lasciato a molti spoletini e non, un bellissimo ricordo di se.
Trovandomi in uno di questi miei giri turistici solitari, una sera d’inverno, qualche anno fa a Spoleto, ho voluto avvicinarmi proprio verso il ponte delle torri, ed ho potuto constatare come in effetti, specie d’inverno e di notte il paesaggio è tetro e triste e ti induce alla tristezza, come se ci fosse un demone, un demone del tutto opposto all’angelo della piscina dei cinque portici di cui narra il Vangelo, l’angelo che agitava le acque e guariva le persone che riuscivano per prima ad immergersi …
Creato e Magnificat Alzare la voce per il rispetto del Creato
Eccoci di nuovo qui a pochissimi giorni dal mistero del Natale, un Natale che almeno qui da noi in Italia ci vede in piena crisi, e meditare sul Natale sui misteri di gioia, non deve farci dimenticare tutti i fatti che ogni giorno ci raggiungono attraverso l’esperienza personale, i giornali, la rete e quelli che non ci raggiungono affatto o ci raggiungono assai raramente, perché preferiamo interessarci dell’ultimo falso amore dell’ultima diva di turno, piuttosto che sentire parlare di problemi di cui non si vede, nemmeno all’orizzonte, la speranza di una soluzione o la cui soluzione appare davvero lontana.