Armonizzare l'atmosfera

Principali parametri per la generazione di AHE in materiali sub-micrometrici

Principali parametri per la generazione di AHE in materiali sub-micrometrici

Principali parametri

Aggiunta 9/6/2018 il PPT con l’intervento di Francesco Celani

Ricevo da Francesco Celani e volentieri pubblico l’abstract del suo prossimo intervento all’ICCF21 in Colorado dal titolo:

Progressi per l’identificazione dei principali parametri per la generazione di AHE in materiali sub-micrometrici: misure con calorimetria isoperibolica ed a flusso d’aria.

Autori

#Francesco Celani(1,2), C. Lorenzetti(1), G. Vassallo(1, 3), E. Purchi(1), S. Fiorilla(1), S. Cupellini(1), M. Nakamura(1), P. Boccanera(1), R. Burri(4), B. Ortenzi(2), L. Notargiacomo(1), A. Spallone(1,2).

1) ISCMNS_L1, Via Cavour 26, 03013 Ferentino-Italy; 2) INFN-LNF; Via E. Fermi 40, 00044 Frascati-Italy; 3) DIID, Univ. 90128 Palermo-Italy; 4) IETCLaboratories, 6827 Brusino Arsizio-CH.
Email: francesco.celani@lnf.infn.it; franzcelani@libero.it ret. INFN. Guest Researcher.

Introduzione.

Nel 2011 abbiamo introdotto l’utilizzo di fili di Costantana (Cu55Ni44Mn1, CNM), trattati in modo che la superficie abbia consistenza sub-micrometrica con un’accresciuta capacità di dissociare Idrogeno (H2) e/o Deuterio (D2) dallo stato molecolare a quello atomico.

Le ragioni chiave per l’introduzione della CNM sono state: riduzione del costo del materiale attivo (cioè Palladio, Pd, e sue leghe); miglioramento della durata del materiale, ossia fili  (φ =50-200  μm, l=50-200 cm) attivati tramite riscaldamento pulsato (cicli ultraveloci da temperatura ambiente a 900 °C), e del caricamento/scaricamento di Idrogeno o Deuterio.

Materiali del reattore.

Il corpo del reattore è costituito da uno spesso vetro di borosilicato (Schott) capace di lavorare fino a 500°C; la pressione del gas interno (H2, D2 puro o miscelato con gas nobile Ar, Xe) è tra 0.05-3 bar.

Dal 2015 abbiamo usato nel reattore 3 fili di 125 cm di lunghezza: di platino Pt (φ =100 μm), impiegato sia come termometro locale e per le calibrazioni; CNM “standardizzato” (φ =200  μm); filo “esplorativo” di CNM (con differenti  φ e l, numero di fili, pretrattamenti termici, rivestimento, ….).

Tutti i fili, eccetto quello di Pt, sono stati inizialmente trattati con una serie di impulsi elettrici ad alta potenza (fino a 50 kVA/g –> 900 °C) per modificarne la struttura della superficie da liscia a sub-micrometrica tramite ossidazione, seguendo il lavoro pioneristico di Y. Arata (Osaka Univ.) sui nanomateriali.

La superficie specifica è risultata aumentata di migliaia di volte,

come pure l’efficienza della CNM come catalizzatore della dissociazione di H2/D2.

Inoltre, la superficie è ricoperta molte volte con materiali a Bassa Funzione Lavoro (principalmente SrO), secondo le intuizione/test di Y. Iwamura (MHI, Yokohama) circa il ruolo dell’emissione di elettroni nel campo delle LENR.

Ogni filo è inserito in guaine di vetro multi-filamentare a loro volta impregnate con soluzioni liquide [Sr(NO3)2, Fe(NO3)3, KMnO4; successivamente decomposto ad ossidi)all o scopo di ridurre le possibilità di distacco di materiale sub-micrometrico dalla superficie del filo.

Il borosilicato ha la peculiarità di adsorbire grandi quantità di H (1927, I. Langmuir).

Infine, abbiamo anche fatto numerosi nodi (diametro del buco<0.1 mm) lungo i fili di CNM per ottenere condizioni di non equilibrio grazie ai gradienti termici locali e agli elevati campi magnetici al loro interno (corrente fino a 2.5 A, magnetismo da FexOy).

Risultati.

Negli esperimenti precedenti abbiamo stimato l’AHE (Eccesso di Calore Anomalo) tramite la procedura isoperibolica,

essendo la più appropriata per indurre condizioni di non equilibrio nel sistema (gradienti termici in questo caso),

come osservato da molti ricercatori del campo.

Questo ha permesso di misurare guadagni vicini a un fattore 2 negli esperimenti a più alta temperatura,

sebbene con stabilità limitata nel tempo.

Recentemente, abbiamo deciso di confrontare i risultati precedentemente ottenuti con approccio isoperibolico con una calorimetria a flusso d’aria.

Durante i nuovi esperimenti, la parete esterna in vetro del reattore è stata coperta con un doppio strato di foglio d’alluminio con una faccia annerita ed elevato spessore per rendere ulteriormente omogenea la temperatura interna.

Il calorimetro consiste di una grande scatola isolante di Styrofoam con uno spesso foglio d’alluminio che ricopre la superficie interna per migliorare l’omogeneità termica.

Una volta assemblato, il calorimetro contiene il reattore attivo e una lampada al Tungsteno W dentro un reattore di prova per calibrazioni; queste sono condotte alimentando la lampada (0->120 W->0 W, passo 20 W).

Attualmente, i migliori risultati sono stati:

A) con un filo CNM con φ =100 μm, D2 a 1 bar, temperature interna del reattore 500°C,

potenza in ingresso 90 W, l’AHE è stato 12 ±2 W, cioè oltre 150 W/g, tuttavia il filo si è rotto dopo un giorno;

B) con un filo CNM con φ=200  μm, è stato necessario avere una miscela Xe-D2 (ciascuno a 0.1 bar)

e potenza d’ingresso di 120 W per ottenere un AHE di 6-7 W stabile per settimane.

Qualitativamente, tali risultati e dinamiche sono stati osservati due volte con 2 differenti set di fili.

Vale la pena notare che il comportamento dei fili sottili è persino simile a quello di esperimenti piuttosto vecchi (fili Pd di 50  μm): purtroppo la maggior parte della documentazione dei nostri vecchi esperimenti è stata distrutta da alcune persone ai LNF nel Febbraio 2015.

Ulteriore lavoro è necessario per migliorare l’affidabilità dei (buoni) risultati (AHE=150 W/g; integrale dell’energia oltre 10 MJ/g) ottenuti con il filo da 0.1 mm.
principali parametri

Andrea Rossi E Cat QX Rossi c’è ma ci sono ancora molti giri da compiere

Andrea Rossi E Cat QX Rossi c’è ma ci sono ancora molti giri da compiere

Andrea Rossi

Ero indeciso se scrivere o meno qualcosa, sulla presentazione dell’E Cat Qx QuarkX che si è tenuta lo scorso Novembre in Svezia e alla fine,

dopo una conversazione con un amico qualcosa ho deciso di scrivere anch’io nel mio blog.

L’approccio di Andrea Rossi è un po’ differente da quello di altre persone che si muovono nel campo delle Lenr

o delle deformazioni spazio temporali DST, teoria preferita da altri ricercatori italiani per spiegare dei fenomeni di trasmutazione

che sarebbero all’origine dell’ ECat QX che Andrea Rossi ha presentato in Svezia.

Andrea Rossi non espone una teoria ma un apparecchio potenzialmente rivoluzionario,

che dopo test e affinamenti vari avrebbe raggiunto il ‘5 Sigma’, un termine che ai più non dice niente

ma che è stato tirato in ballo dai ricercatori del Cenr (come ricorda un interessante  blog)

per affermare che la particella da loro trovata era la minuscola particella fondamentale tanto ricercata il bosone di Higgs:

 http://www.lescienze.it/news/2012/07/23/news/cinque_sigma_bosone_higgs-1164438/

Altri ricercatori ‘lenr’ made in Italy

Siamo agli antipodi dei modi di fare di Francesco Celani, Alberto Carpinteri, Vittorio Violante,

Ubaldo Mastromatteo, Gianni Albertini, Fabio Cardone, Ugo Abbundo ed altri ancora,

che invece amano esporre le teorie, i risultati dei loro esperimenti, scrivere o far scrivere articoli scientifici

su cui poi ci si confronta alla pari con altri fisici e scienziati,

subendo il fuoco continuo di chi non entrando mai nel merito irride la loro ricerca a mezzo web o stampa.

Nel blog di Vessela Nicolova, dal titolo assai significativo, http://www.ecat-ilnuovofuoco.it davvero tante informazioni sull’accaduto

e anche un bel pezzo di spegazione teorica realizzata da Mario Menichella e da altri

( con tanto di citazione finale di un lavoro di  Don Carlo Borghi  quale

primo sperimentatore dell’Idrogeno come forma compressa di Idrogeno )  ma la dimostrazione fatta in Svezia

era ben lungi da trattare questa problematica nel modo come fanno gli altri fisici teorici,

voleva limitarsi a mostrare ad un input inferiore, un output di molto superiore, di energia.

Questo incredibile surplus, differenziale di energia, potrebbe essere di interesse di industriali disposti ad investire,

per costruire apparecchi simili e commercializzarli.

Poche sono le ipotesi, o questi investitori vengono alla ribalta, investono e cominciano a vendere i prodotti proposti nella demo da Andrea Rossi,

o la produzione e la commercializzazione se la fa Andrea Rossi da solo, alla maniera di Steve Jobs,

o qualcuno riesce a capire bene il principio e fare apparecchi ad affidabilità sei sigma dalle idee di Rossi senza violare i suoi brevetti,

e ottiene investimenti e quindi la vendita dei prodotti,

o alla demo seguiranno ancora altre demo fino a quando non ci sarà un’ultima demo verso l’industrializzazione o verso il nulla.

Altre ipotesi

Fatto salvo nel ragionamento, l’idea che l’EcatQX di Andrea Rossi potrebbe avere un qualche interesse strategico militare,

così importante da potersi considerare un segreto militare per cui la industrializzazione non potrà che essere a servizio degli Usa

dove Andrea Rossi ha trovato quell’accoglienza che in Italia non ha ricevuto.

Ma se così fosse perché ostinarsi a fare demo?

Dunque scartata l’altra ipotesi che considera quello di Andrea Rossi solo un imbroglio mediatico,

non resta che aspettare i fatti, e vedere come si comporterà l’Ecat QX  nel mondo delle imprese tenendo conto

che per quanti test e simulazioni si possano fare, solo un uso capillare e diffuso di una macchina in un lasso di tempo ragionevole

può confermare la bontà di una macchina nuova che funziona con principi nuovi e diversi da quelli con cui lavorano tutte le altre macchine.

Sono stato un progettista anch’io, anche se di software, e so bene che cosa è il ciclo di vita di un progetto

e le insidie che si nascondo in ogni sua fase, specie l’ultima, quella dell’avviamento, alla quale l’Ecat QX di Andrea Rossi non è ancora arrivato.

In attesa di ciò, l’augurio indirizzato all’ing. Andrea Rossi è di un brillante successo nel futuro prossimo del suo Ecat QX,

ed è indirettamente un augurio alla continuazione dei lavori dei ricercatori italiani, culturalmente abituati a percorre strade mai battute dagli altri.

Made in Italy

L’energia nucleare che tanto ci preoccupa per un suo cattivo uso in Corea e dintorni, è nata da noi in Italia, in una delle strade di Roma …

Vedremo in tempi brevi  delle applicazioni dell’ECAT QX?

Che so, negli chalet di montagna dove non giunge il metano, delle caldaie che funzioneranno con gli Ecat QX di Andrea Rossi?

Mi auguro di sì, mi auguro che le prossime demo degli ECat non siano più fatte da Andrea Rossi

ma da una rete di vendita di una nuova Apple o Microsoft dell’energia, che confermi molto più delle parole la bontà dell’Ecat QX.

Claudio Pace Terni 30/11/2017 su Andrea Rossi

LenrTerni3 Metamorfosi della Materia Nella Materia Condensata prove tecniche di sperimentazione ad uso non esclusivo dell’Industria 4.0

LenrTerni3 Metamorfosi della Materia Nella Materia Condensata
Prove tecniche di sperimentazione ad uso non esclusivo dell’Industria 4.0

LenrTerni3

Pagina di servizio IN AGGIORNAMENTO dell’ incontro Lenr a Terni.

A Pag. 2 Benvenuto dell’Istess, Affidamento a Maria dei Lavori della Giornata, Inno alla  Materia, Introduzione del sottoscritto e relazione Carlo Piccioli sul problema dell’uno e dei molti, la presenza dell’essenza al mutare delle forme.

La  Sessione del mattino: L’importanza del primato tecnologico nella storia dell’Industria Ternana, Pyroshock test management nei luoghi del balipedio nel link http://www.claudiopace.it/balipedio-ternano/

Pag. 3  Lenr&Creato:

Locandina:

LenrTerni3
Clicca per ingrandire l’immagine

Clicca qui per il Comunicato Stampa pubblicato su linkedin Qui per visualizzare l’evento su Google+ e QUI su Facebook

L’evento nel sito del Comune di Terni e il comunicato del Comune
http://www.comune.terni.it/news/lernterni-sabato-30-settembre-il-terzo-convegno

Papa Francesco

LenrTerni3
Da un twit di Papa Francesco l’ispirazione a trattare i temi del terzo incontro Lenr #LenrTerni3 a Terni parlando anche del contributo che la ricerca Lenr può dare a questioni di così grande importanza

Ecco il testo del twit messo in rete il 16 Settembre alle ore 13.30:

Serve un’azione globale per affermare contemporaneamente la riduzione dell’inquinamento e lo sviluppo dei paesi poveri

Luogo dei lavori

Sala del Cenacolo di San Marco via del Leone 12 Terni (Attenzione ZTL con telecamere)

Orario

Ore 10 – 13 Sessione del Mattino

Ore 15 – 18 Pomeriggio Lenr&Creato

Contenuti

Dopo il convegno Assisi nel Vento tenutosi alla Domus Latitiae di Assisi il 12 e 13 Maggio di quest’anno,

è stato fatto il punto sulla situazione della ricerca Lenr e messe le basi per il successivo convegno di Roma sulla futura energia.

Con la fine dell’estate sono è stato ripreso a Terni un confronto con i ricercatori Lenr e persone interessate

per discutere alcune problematiche di attualità  in particolare:

la possibilità di riprodurre in Italia l’esperimento di Mizuno,

le conferme teoriche alle teorie piezonuclari nella previsione dei sismi,

i diversi campi di applicazione dove la ricerca Lenr può essere utilizzata anche per dare una risposta concreta al twit di papa Francesco.

Argomento questo da vedere anche nell’ottica dell’Industria 4.0 una sfida anche per il mondo della ricerca scientifica.

Benvenuto dell’Ospite

Don Enzo Greco, Assistente Spirituale dell’Istess, che ci ospita nella loro sede, darà il suo benvenuto commentando l’inno alla Materia di Padre Teilhard De Chardin Clicca QUI per vedere la Playlist iniziale

Hanno assicurato la loro partecipazione:

Sergio Dotto, ricercatore di storia locale, curatore del sito archeologiaindustriale.org e vice presidente vicario del Centri Studi Malfatti
[L’importanza del primato tecnologico nella storia dell’Industria Ternana]

Lucia di Masso Ceo Serms e Antonio Alvino, direttore tecnico Serms [Pyroshock test management nei luoghi del balipedio]

Carlo Piccioli del Centro Studi il Presidio [Il problema dell’uno e dei molti: la presenza dell’essenza al mutare delle forme]

Clicca QUI per vedere la Playlist con la Sessione del Mattino

Lenr&Creato

Ubaldo Mastromatteo, ricercatore Lenr e fondatore dell’Associazione per la Ricerca della Genesi delle Anomalie Lenr [Ripetizione in Italia dell’esperimento di Mizuno]

Davide Imperatori tecnico del Team di Ugo Abundo [Comportamento delle micropolveri sottoposte a sollecitazioni ad impulso]

Fabio Cardone fisico, ricercatore e professore universitario, autore del libro sulla futura energia [La metamorfosi nella materia condensata]

Francesco Celani fisico e ricercatore Lenr dell’INFN di Frascati, candidato nobel per la pace nel 2004 [Energia, “Modello Standard”, LENR, Nuova Energia.]

Al dr. Celani la nostra solidarietà nella sua lotta per proseguire le attività del suo laboratorio Lenr dell’INFN che rischia seriamente di chiudere.

Di seguito l’appoggio del premio Nobel JosephSon

Pag. 3  Lenr&Creato

Link a convegni Precedenti

1° LenrTerni

Dall’Energia per la fabbrica del metallo al metallo per la fabbrica dell’Energia?

http://www.claudiopace.it/convegno-lenr-terni/

http://www.claudiopace.it/filmati-convegno-lenr-terni/

2° LenrTerni

Lern e le altre rinnovabili. 

http://www.claudiopace.it/lenrterni-lern-e-le-altre-rinnovabili-al-palasi-terni-il-3-ott-2015/

http://www.claudiopace.it/nuove-trasformazioni-della-materia/

Altri filmati

Pomeriggio Lenr & Creato 2015

Laudato si’

lenrterni al Palasì di Terni 3 Ottobre 2015

Lenr on Cirps

Lenr Carpinteri all’Enea

Pomeriggio Lenr & Creato a Loreto

Pomeriggio Lenr Assisi Ubaldo Mastromatteo

Claudio Pace Terni 17 9 2017 Su LenrTerni3