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Perdono Assisano e sogno di Andrea Bocelli

Perdono Assisano e sogno di Andrea Bocelli

Perdono Assisano

Oggi è la festa del perdono di Assisi, una festa che affonda le sue radici nella storia e nella spiritualità dell’Umbria, quando un giovane, proveniente dalla classe emergente dei mercanti, decide di abbandonare la vita tracciata dai desideri del padre per vivere una utopia ancora oggi utopica ma quanto mai attuale, vivere seguendo il Vangelo, vivere senza usare il denaro, in santa, completa totale povertà.

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Considerando come dietro la questione delle indulgenze, si manifesterà nei secoli seguenti a quelli vissuto da Francesco, una serie di problemi ‘economici’, di deviazione e utilizzo del potere della chiesa di aprire e chiudere i cieli per ragioni di basso profilo quale l’accumulo di ricchezze, ricchezze che anche se raccolte per il più nobile dei fini, molto difficilmente non riescono a non degenerarlo, il gesto di Francesco di chiedere al papa l’Indulgenza e il Perdono e nulla altro, appare quanto mai profetico anche se, come purtroppo spesso accade la voce dei profeti rimane inascoltata.

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Crocifisso Falce Martello la dottrina sociale di papa Francesco

Crocifisso Falce Martello la dottrina sociale di papa Francesco

Crocifisso Falce Martello

La foto del papa che riceve dal presidente Boliviano un “crocifisso Falce Martello” ha fatto il giro del mondo ed è la cosa che forse sarà più ricordata del secondo viaggio sudamericano di Papa Francesco, i simboli del comunismo ateo e marxista insieme con quelli di Gesù Crocifisso fanno riflettere molto e fanno un diverso effetto sulla sensibilità dei credenti.

C’è chi pensando alla falce e al martello pensa giustamente ai milioni di vittime che il comunismo ha fatto nei paesi comunisti, alle chiese distrutte con la stessa ferocia con cui oggi le distrugge l’Isis, al massacro di cristiani e alla loro deportazione in massa nei gulag conseguenza della dottrina del materialismo ateo che considerava e considera la religione oppio dei popoli e che come tale andava estirpata con una cultura nuova, materialista che avrebbe dovuto eliminare i privilegi e creare una società giusta nel quale il partito comunista avrebbe guidato le masse verso il sole dell’avvenire.

E attenzione a leggere come un fallimento l’esperienza comunista dal punto di vista politico e storico, fallimento che sarebbe stato sancito con la caduta del muro di Berlino, la potenza più forte del nuovo millennio, che pare surclassare anche gli Stati Uniti d’America è la Cina, che è guidata ancora da un partito comunista unico e che nonostante la recente bolla speculativa pare essere una delle economie più forti del pianeta.

Nicaragua

San Giovanni Paolo Secondo che pure ebbe il coraggio di andare in Nicaragua nel 1983, chi non dimentica gli altoparlanti dello stadio in cui venivano scanditi slogan per disturbare la Messa del Papa, e nel 1996 in cui ricevette ben altra accoglienza, se si fosse trovato a ricevere un regalo del genere lo avrebbe forse presa come una provocazione inaccetabile.

Lui che il peso del socialismo reale lo visse come cittadino polacco, come sacerdote, vescovo e anche come papa che seguiva a distanza le sorti della sua Polonia, magari avrebbe spiegato con chiarezza al suo interlocutore che il “Crocifisso Falce Martello” stanno bene insieme non perché Cristo fosse stato un socialista o un comunista ante litteram (come recita anche il marxismo che individua nella prima comunità degli atti una sorta di precursore del comunismo) ma perché il comunismo, simboleggiato dalla falce e il martello, è stata una croce pesante per milioni di Cristiani in cui Cristo Crocifisso si riconosce perché ha detto che le parole del giudizio finale saranno: ‘qualunque cosa avete fatto al più piccolo dei miei fratelli l’avete fatta a me’ (Mt 25,40) , qualunque cosa anche il loro massacro.

Papa Francesco invece l’ha accettato, non rinnegando le posizioni di uno dei suoi illustri e famosi predecessori, ma spiegando con calma ai giornalisti il contesto culturale diverso in cui la Teologia della liberazione si sviluppò e si bloccò proprio nell’ambiente gesuita sudamericano  queste le parole del papa riportate da Repubblica:

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Cristianesimo Siriano Da Paolo e Barnaba ad oggi

Cristianesimo Siriano Da Paolo e Barnaba ad oggi

Cristianesimo Siriano

Ricevo e volentieri pubblico.

Sabato 11 luglio la Diocesi di Orvieto Todi e la Caritas Diocesana in collaborazione con la Associazione Culturale Matavitatau, organizza presso la Sala del trono del Palazzo Vescovile una conferenza dal titolo:

Cristianesimo In Siria. Da Paolo e Barnaba alle persecuzioni di oggi

Interverranno:

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Magistero mariano e magistero petrino due luci per il mondo

Magistero mariano e magistero petrino due luci per il mondo

Magistero mariano

Magistero mariano Maria Regina della Pace
I messaggi della Madonna ai confidenti di Medjugorje non costituiscono un vero e proprio magiostero mariano messo però a servizio del magistero petrino?

La recente decisione di Papa Francesco di istituire un dicastero per la comunicazione fa comprendere  molto bene che la comunicazione delle notizie, delle informazioni, la tutela dell’immagine della Chiesa, sia per papa Francesco molto di più di un dettaglio da curare, ma qualcosa che va molto al di dentro della stessa dottrina cristiana che si basa sul Vangelo, che altro non significa che ‘buona notizia’.

Un significato del termine greco Vangelo come buona notizia che rischia di perdersi nella sua traduzione italiana quando lo si traduce con vangelo e non con notizia, essendo ormai nel nostro linguaggio la parola vangelo legata al libro, ognuno dei primi quattro libri del Nuovo Testamento si chiama infatti vangelo o come sinonimo di verità, per via della nota espressione popolare: ‘vero come il vangelo’.

La ‘notizia’ a cui uomini come Paolo dedicavano tutta la loro vita per viverla e diffonderla, è che un profeta galileo, crocifisso dai romani alla periferia di Gerusalemme non era un pinco pallino qualsiasi, ma il Cristo, l’unto di Dio, il figlio di Dio e che essendo tale, è risorto, sconfiggendo la morte una volta per tutte.

E coloro che ascoltano questa buona notizia, credendovi, conformando la loro vita a questo annuncio, sono destinati a diventare altri Cristo, a sconfiggere con lui la morte, assumendo come lui un altro aspetto, un’altra forma con un corpo glorificato con cui vivere eternamente, assumendo per partecipazione  la natura divina che il Cristo aveva di suo e che assumendo la natura umana che non aveva, ha donato a noi che abbiamo la natura umana ma non ancora quella divina.

E il papa di cui i media riportano anche le omelie che ogni mattina pronuncia a braccio nella celebrazione della sua Messa quotidiana a Santa Marta, tutte le sue comunicazioni le orienta alla comunicazione per eccellenza del vangelo-notizia: Cristo è risorto è veramente risorto.

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Laudato sii mi Signore, per tutto lo amore …

Laudato sii mi Signore, per tutto lo amore …

Laudato Sii Mi SignoreLaudato sii mi Signore, per tutto lo amore

che hai profuso nel tempo e nello spazio,

 nella materia e nello spirito,

e nel Suo Pensiero quando ti sei reso conto

che il Suo Desiderio di amore voleva una prova

una prova d’amore perfetto, che sapesse vincere la Vostra Perfezione.

 

Laudato sii mi Signore perché hai penetrato il Suo Pensiero,

che voleva ma non imponeva,

che chiedeva ma attendeva,

e ti facesti uomo, e ti facesti creatura

nella prima delle creature concepita dal vostro amore

per la quale faceste l’intero creato e lo destinaste alla stessa vostra gloria.

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