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Radici Cristiane Siriane in gioco il futuro dell’occidente

Radici Cristiane Siriane in gioco il futuro dell’occidente

Radici Cristiane Siriane affresco regina elena a Terni
Radici Cristiane Siriane:         l’affresco della Regina Elena che ritrova la Santa Croce nella capella della Messa Feriale della chiesa di San Francesco a Terni. Un evento, il ritrovamento della Santa Croce legato anche alla martoriata Maoulula e a Damasco.

Radici Cristiane Siriane

Sabato scorso nella libreria Feltrinelli di Terni, ho ascoltato una testimonianza preziosa per capire cosa sta davvero accadendo nel villaggio globale in cui viviamo in particolare in Siria.

Ayman Haddad, ingegnere siriano e cittadino italiano ha raccontato l’ esperienza di vita, sua e della sua gente, quasi un incubo, in cui improvvisamente il popolo siriano si è ritrovato, passando senza nemmeno accorgersi, dal vivere in una delle nazioni più sicure al mondo a vivere in un autentico inferno.

Cercando di evitare le cose più atroci, il relatore ha fatto vedere anche qualche filmato,  in cui per esempio due genitori mostravano le immagini della tortura del figlio rapito, immagini inviategli sull’Iphone dal sedicente esercito di liberazione siriano, che si sostiene anche con questi atroci misfatti o quelle di una giornalista libanese che rapita e poi rilasciata da questi presunti ribelli (non si tratta infatti di guerra civile) ha testimoniato che per interrogarla avevano bisogno di un traduttore per la loro totale mancanza di conoscenza dell’Arabo. 

Tra le tante considerazioni quella del fatto che la Siria e le comunità Cristiane del Medio Oriente, sono le radici Cristiane dell’Europa e di tutto l’Occidente, e non solo le comunità cristiane ma anche quelle musulmane e di altre religioni, ebraica compresa, che vivono in modo laico e libero la loro rispettiva religione.

E’ un concetto che a Narni, poco tempo fa,  un missionario del Pime ci aveva ribadito, Musulmani e Cristiani convivono pacificamente in quell’area, quella dell’Isis e di altre correnti fondamentaliste con l’Islam e con l’etnie locali (vengono da ogni parte del mondo ma di siriani e iracheni ce ne sono davvero pochi per non dire nessuno)  ha davvero poco da spartire, anzi i musulmani spesso sono le vittime principali del loro fondamentalismo, del loro usare, a pretesto della loro violenza, la religione islamica.

Qualcuno evidentemente non tollera questa laicità nel mondo arabo, questa testimonianza di libertà, in mezzo ad un medio oriente che non tollera questa libertà, che nega le più elementari libertà civili soprattutto alle donne, costrette a velarsi di nero, e trattate come una specie inferiore come testimonia anche la recente esecuzione capitale della Reyhanen, a cui non è stato riconosciuta, perché donna, il diritto di  legittima difesa … 

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Giornalista americano sgozzato e dato in pasto ai media

Giornalista americano sgozzato e dato in pasto ai media

Giornalista americano sgozzato
Giornalista americano sgozzato

Il giornalista americano sgozzato e dato in pasto su you tube e sui media di tutto il mondo è l’ultima immagine di quella che papa Francesco chiama già la terza guerra mondiale e le cui conseguenze hanno cominciato a sentire le popolazioni del Medio Oriente, dal dopo secondo guerra mondiale in poi uno dei punti più caldi del mondo.

Mi ha colpito la frase di un cronista radio che ho ascoltato per caso e che adesso chiama terroristiche le truppe ribelli del nord della Siria che prima l’occidente appoggiava e che adesso finalmente, forse, ha capito che costituiscono un grave pericolo per tutto il mondo.

Nel servizio sosteneva che i terroristi avrebbero preso il sopravvento sui rivoltosi della prima ora che invece erano i liberatori. C’è stato questo passaggio o è un espediente giornalistico per giustificare il vento cambiato? …

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Nassiriya kamikaze ricordato come vittima

Nassiriya kamikaze ricordato come vittima

Nassiriya kamikaze
Nassiriya kamikaze

Nassiriya kamikaze. L’intervento dell’onorevole pentastellato Emanuele Corda, è uno di quelli che riesce a scatenare un dibattito mediatico che rischia di essere l’ennesimo dibattitto sul nulla, se ci si lascia prendere dai sentimenti e dalle proprie visioni ideologiche e non ci si concentra sui fatti: le parole dette dall’onorevole e i fatti storici.  Ricordare il “Nassiriya kamikaze” che è stato l’autore materiale della strage, come vittima, non è formalmente sbagliato, come non è sbagliato ricordare l’inutilità di quella guerra e la falsità dei documenti mostrati dagli americani per dare via alle azioni belliche. Scena che si è quasi ripetuta recentemente per il caso Siria, solo l’azione decisa di Papa Francesco e di una parte della diplomazia internazionale ha impedito una nuovo intervento americano in Siria che con ogni probabilità avrebbe causato una iraqizzazione della guerra civile siriana, con una scesa in campo delle forze occidentali che avrebbero fatto fare ad Assad la stessa fine di Gheddafi, lasciando la Siria in un clima politico ancora più incerto e violento di quello attuale con ulteriori persecuzioni per i cristiani che sono sempre sotto il mirino del fondamentalismo islamico.  Il problema è il modo di dire le cose,  di rapportarsi ai fatti storici, anche ai dettagli come quello dell’ideologia che sottende ad essi. Il popolo parlamentare grillino appare spesso come un popolo di sinistra de-ideologizzato, desinistrato, dicono cose che direbbe una certa sinistra ma senza esporre le bandiere rosse, una sorta di grillo-comunismo. C’è anche uno scimmiottamento,  più o meno inconsapevole di un certo mondo radicale? Quello che per esempio ricorda in modo ‘non convenzionale’ i  fatti di via Rasella? …
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