Terni Estate Amara per le sorti di Terni
Terni Estate Amara
Con l’intervento del Mise la procedura di messa in mobilitazione dei 550 dipendenti AST e controllate viene ufficialmente sospesa anche se le lettere potrebbero essere già partite e con il clima di confusione che si respira l’eventuale predestinato che riceverà questa lettera potrebbe sentirsi ulteriormente preso in giro.
Accanto ai licenziamenti diretti, purtroppo, ci sono quelli indiretti di tutto l’indotto che potrebbero essere numericamente più pesanti e il ridimensionamento dell’aria a caldo potrebbe dare l’ultimo colpo definitivo alle acciaierie di Terni in cui rimarrebbe una specie di grande Terninoss che tra non molto tempo potrebbe essere più facilmente chiusa.
In considerazione anche del fatto che i collegamenti da e verso Civitavecchia sono rimasti quelli di sempre nel disinteresse della regione Lazio e del governo nazionale, anzi fra poco il collegamento tra Orte e Cesena sarà a pedaggio con conseguente aumento del costo del trasporto.
Incertezza
C’è incertezza sulla volontà aziendale di eseguire le operazioni di manutenzione estiva sugli impianti, il farla è diventata una richiesta sindacale verso la direzione, e questo la dice molto lunga su come stanno le cose, nessun investimento per progetti di diversificazione delle scorie che possa evitare l’allargamento della discarica verso la Valnerina e dulcis in fundo le operazioni di inglobamento delle consociate Tubificio, Aspasiel e Sdf pare siano state ratificate nonostante le doglianze espresse dal governatore dell’Umbria per l’Aspasiel …
Ecco se Renzi viene a Terni a dire di stare sereni, tranquilli che la fabbrica chiude e poi viene Beppe Grillo a celebrare i funerali come a Piombino ma intanto con la legge Fornero che rende impossibile l’accesso alla pensione per i meno giovani come per i più giovani lo spettro della disoccupazione fa paura.
TG3
E ancora il Tg3 umbro oggi apre con un resoconto di Paolo Raffaelli (sull’ennesimo incontro di europarlamentari italiani a Roma) che intervista Antonio Tajani, con ruoli diversi sono due dei quattro protagonisti dell’exultet dopo la chiusura del magnetico di cui oggi ancora piangiamo le conseguenze.
Nell’incontro i politici italiani in Europa hanno parlato di una task force per il sito ternano e di ennesime richieste ad Almunia, ma il tempo che si metterà in piedi una task force e che Almunia verificherà un po’ di carte per al massimo fare una multa che incasserà l’Europa non di certo Terni, i bulloni di Terni rischiano di essere smontati uno per uno.
Scarsezza di idee
E questo mentre con tutta la buona volontà e l’impegno che hanno messo in campo i nostri sindacati locali non riescono a pensare molto di più che un volantinaggio per sensibilizzare la popolazione operazione che eviterei perché la popolazione non solo ternana è più che sensibile vedi il gesto di solidarietà dei tifosi perugini.
Cosa fare allora di concreto, quando si è capito che la ThyssenKrupp ha scelto il massimo esperto di gestione di crisi di questo genere e che la situazione politica italiana è quella che è, con il rischio anche che si vada a elezioni anticipate proprio nel momento più sbagliato per Terni?
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Proposte concrete
Il Senatore Lucidi che si vede nella foto scattata all’assemblea di questa mattina ha fatto alcune proposte concrete.
Il problema è che manca una cabina di regia, che vuoi o non vuoi, nel bene o nel male, nella vecchia politica era rappresentato da un politico locale che aveva il pregio di contare qualcosa nel panorama politico nazionale.
Oggi questo non c’è più, purtroppo solo il presidente della regione Umbra può giocare questo ruolo, ma deve dimostrare di avere quel credito nazionale che forse non ha per non essere stata renziana della prima ora (vedi Serracchiani in Friuli).
In merito alle proposte di Lucidi c’è un giudizio, forse un po’ pesante, sul precedente AD Pucci che oggi ha un ruolo importante nell’area commerciale dell’Ilva di Taranto, ruolo che avrebbe voluto ricoprire per Ast di Terni e probabilmente avrebbe ricoperto se fosse andata in porto la vendita dell’Ast ad Aperam.
Terni Estate Amara
Insomma cari amici e colleghi sindacalisti e politici locali e non, Agosto può essere un occasione buona per mettersi tutti attorno ad un tavolo e studiare una strategia di crisi che sia veramente efficace perché alla Terni Estate Amara non segua un autunno ancora peggiore, e non si creda che con occupazioni di strade, ferrovie o altro si possa cambiare qualcosa.
Il tempo c’è, poco ma c’è, bisogna finirla con il ‘ci pensi Renzi’ o ‘ci pensi l’Europa‘ ma bisogna dire esattamente cosa si vuole.
Per esempio un commissario per la difesa della siderurgia italiana in Europa, con poteri di viceministro, o una nuova Iri a livello europeo che sostenga le imprese in difficoltà come la nostra Ast con capitale pubblico statale, da reperire magari tra i fondi europei non spesi.
Claudio Pace Blogger Terni 2 Agosto 2014 su Terni Estate Amara
L’intervista che ha dato l’ex AD Pucci a Umbria 24
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