Vescovado Assisi a porte aperte tra memoria e nuova evangelizzazione
Vescovado Assisi
Nuova Evangelizzazione
Quando si pensa ad Assisi, si pensa a San Francesco e Santa Chiara, si pensa a Giotto e alle sue bellezze artistiche, si pensa a Papa Francesco e ai papi da Giovanni XXIII in poi che l’hanno visitata e messa al centro dell’attenzione del mondo come la città della Pace, la città per eccellenza della salvaguardia del Creato.
Ma Assisi ha una dimensione ecclesiale comune a tutte le diocesi del mondo, ha il suo vescovo, i suoi pastori, le parrocchie, i suoi sinodi pastorali come in tutta la chiesa cattolica che appunto significa universale.
E come in tutta la chiesa, ad Assisi si sente l’anelito di una nuova evangelizzazione, nella quale come sostiene il vescovo Sorrentino, il ruolo dei laici assume grande importanza.
Il ruolo dei laici fu una delle novità del concilio che ormai ha compiuto più di mezzo secolo di storia, ma non per questo si può dire compiuto e realizzato, anzi forse di strada da compiere c’è ne è ancora tanta.
Vescovado Assisi a porte aperte
Papa Francesco tenne un discorso memorabile proprio nella storica sala della Spoliazione, che ricorda il luogo dove Francesco si denudò pubblicamente degli abiti di suo padre Pietro da Bernardone cominciando una vita nuova, una nuova evangelizzazione, nella radicalità del Vangelo, vissuto integralmente prima ancora di essere annunciato.
Dopo l’incontro tra le persone della chiesa di Assisi con il proprio Vescovo, in cui protagonista è stato proprio il canto e la lode secondo l’antica tradizione della chiesa umbra, una visita guidata, dal direttore dei beni culturali della diocesi di Assisi, Francesca Cerri.
Una visita del Vescovado che è stata in realtà una visita nell’arte, nella cultura e nella memoria, dei cunicoli e dei luoghi esatti in cui Francesco spogliandosi poteva essere preso e bruciato direttamente come eretico ed invece ebbe il manto del vescovo Guido che lo accolse pur nella novità del suo straordinario carisma.
Vescovado Assisi luogo di rifugio per gli ebrei
Ma non solo Francesco nel Vescovado si trovano i luoghi dove numerosi ebrei hanno trovato scampo dalla furia della Bestia Nazista che voleva eliminare con le loro vite anche le radici della nostra fede e della nostra cultura, che sono radici giudaico cristiane, perché Gesù, Maria, Paolo, gli apostoli erano tutti ebrei e seguivano strettamente fino all’ultimo Iod della Torà.
Claudio Pace su Vescovado Assisi 18 Dicembre 2016